La stampa 3D e l’innovazione tecnologica
Con la crescente domanda di respiratori e dispositivi di protezione, la stampa 3D è tornata ad essere una delle
Dopo il boom di visibilità iniziale la stampa 3D è stata a lungo in sordina. Con la crescente domanda di respiratori e visori protettivi e la diminuzione dell’offerta, la stampa 3D è tornata alla ribalta ed è un classico esempio di innovazione tecnologica.
Cosa vuol dire innovare?
Innovare significa trovare nuovi modi di progettare ed utilizzare tecniche e beni. Innovazione si può quindi definire un sinonimo di cambiamento, di nuove tecniche, di guardare un concetto da un’altra prospettiva.
Vediamo un semplice esempio: pensate a quante carte fedeltà abbiamo nel nostro portafoglio. Un’idea innovativa per risolvere questo problema è stata quella di creare un’App in grado di salvare il codice a barra di ognuna, liberando finalmente il nostro portafoglio.
I respiratori adattati grazie alla stampa 3D
Con la crescente domanda di respiratori e dispositivi di protezione, la stampa 3D è tornata ad essere una delle tecnologie più richieste del momento.
Grazie alle stampanti 3D è possibile creare nuovi dispositivi di protezione o adattare delle maschere da snorkeling per utilizzarle come respiratori. Aziende private e comunità open source sono scese in campo per sviluppare molti progetti:
La maschera protettiva stampata in 3D
Un primo esempio è quello dell’azienda varesotta Elmec 3D, che ha sviluppato maschera in poliuretano termoplastico (Tpu). La maschera è già stata prodotta ed è in fase di test nel reparto di rianimazione nell’ospedale di Busto Arsizio.
L’azienda sta anche collaborando con le comunità Thinking Additive e FabLab Opendot per realizzare nuovi modelli di mascherine dotate di filtri antivirali.
Il respiratore con la maschera da snorkeling della Decathlon
Partendo dall’idea dell’ex primario di un ospedale di Brescia, il dott. Renato Favero, è stata stampata in 3D una valvola in grado di convertire la maschera da Snorkeling della Decathlon in un respiratore.
La creazione della valvola è stata possibile grazie all’azienda Issinova e la Decathlon che ha fornito il disegno CAD della maschera. Il progetto della valvola è stato rilasciato in modalità open source, quindi è accessibile ed utilizzabile da chiunque.